L’acido polilattico (PLA) è un biostimolatore sintetico biodegradabile utilizzato in medicina estetica per il trattamento delle rughe del viso. Si tratta di un un polimero di derivazione naturale, ma prodotto tramite sintesi chimica. Viene estratto dal mais o dalla canna da zucchero e si utilizza in alternativa all’ acido ialuronico come filler riassorbibile dal corpo umano. Si usa alla stessa stregua, tramite iniezioni che rivitalizzano il volto eliminando rughe, fossette e cicatrici dando un senso di pienezza al viso. Facciamo però un passo indietro per capire meglio.

che cos’è l’ Acido polilattico

Si tratta, come detto, di un polimero di derivazione naturale, totalmente biodegradabile e biocompatibile. E’ completamente riassorbibile e non da’ allergie. E’ ideale per distendere le rughe, tirare su guance cadenti e svuotate, e per il ringiovanimento del viso in generale. Non è indicato per distendere le rughe intorno agli occhi.

ISistemi per la riduzione delle rughe e per combattere il fotoinvecchiamento cutaneo hanno avuto un aumento esponenziale negli ultimi anni. Sono stati introdotti nuovi materiali come il botox, l’acido ialuronico, il collagene bovino, ma i pazienti si lamentano soprattutto per la limitata durata nel tempo di questi trattamenti. Da una parte è un bene perchè in caso di errori da parte del medico il tempo rimette a posto le cose visto che i prodotti vengono riassorbiti in maniera naturale dal corpo umano, dall’ altra si vorrebbe qualcosa che duri nel tempo.

L’acido ialuronico da ottimi risultati per le rughe del labbro superiore, per le zampe di gallina intorno agli occhi, il botox è indicato per le linee della fronte (sarebbe buona cosa limitarsi per il botulino solo a questa parte del viso) mentre l’acido polilattico può essere utilizzato in entrambi i casi e anche oltre. Aggiungiamo che questo polimero si utilizza proprio per dare al paziente quell’ effetto lifting generale del viso proprio perchè è capace di riempire la zona sottocutanea del volto.

La caratteristica peculiare dell ‘acido polilattico infatti è quella di determinare un aumento dello spessore dell’ epidermide grazie alla formazione di nuovo collagene. Le microparticelle dell’acido polilattico stimolano infatti la produzione di collagene  che va ad ingrossare l’ epidermide aumentando il tessuto sottocutaneo.
Poi, quando l’acido polilattico viene riassorbito (circa 6 mesi), il collagene che è stato creato rimane. Ecco perchè gli effetti di questo trattamento si notano dopo 2 o 3 mesi, rimangono però piu’ a lungo ad esempio di quello che si fa con l’acido ialuronico: circa 12/18 mesi.

Differenze tra acido polilattico e acido ialuronico

Mentre l’acido ialuronico funziona come filler immediato che riempie le rughe e ripristina il volume perso con l’età idratando la pelle dall’interno e legando molecole d’acqua, l’acido polilattico opera con un meccanismo d’azione più graduale e duraturo stimolando la produzione naturale di collagene nel derma.

Quando iniettato nel viso, l’acido polilattico non fornisce un risultato immediato come l’acido ialuronico, ma innesca una risposta biologica che porta alla produzione di nuovo collagene nelle settimane successive al trattamento, con risultati che diventano evidenti dopo circa 4-6 settimane e continuano a migliorare nei mesi successivi.

La durata degli effetti rappresenta un’altra importante differenza: mentre i risultati dell’acido ialuronico tipicamente persistono da 6 a 18 mesi prima di essere riassorbiti naturalmente dall’organismo, l’acido polilattico può offrire benefici estetici per 18-24 mesi o più grazie al collagene endogeno stimolato.

L’acido polilattico è particolarmente indicato per trattare rughe profonde, linee nasolabiali marcate, perdita di volume del viso e per ripristinare i contorni facciali in modo naturale, mentre l’acido ialuronico è preferito per rughe superficiali, labbra, contorno occhi e per risultati immediati.

È importante notare che l’acido polilattico richiede generalmente più sedute di trattamento (solitamente 2-3 sessioni a distanza di alcune settimane) per ottenere risultati ottimali, mentre l’acido ialuronico può mostrare miglioramenti visibili dopo una singola iniezione. Il profilo di sicurezza di entrambi i prodotti è eccellente, ma l’acido polilattico richiede una diluizione e una tecnica di iniezione specifica per evitare la formazione di noduli sottocutanei, mentre con l’acido ialuronico esiste il rischio di gonfiore temporaneo e occasionalmente di occlusione vascolare se non iniettato correttamente.

Dal punto di vista dei costi, i trattamenti con acido polilattico tendono ad essere inizialmente più costosi rispetto a quelli con acido ialuronico, ma considerando la maggiore durata dell’effetto, possono risultare più economici nel lungo periodo.

La scelta tra acido polilattico e acido ialuronico dipende da diversi fattori: il tipo e la gravità delle rughe da trattare, l’età del paziente, la qualità della pelle, i risultati desiderati (immediati o progressivi), la disponibilità a sottoporsi a più sedute e il budget disponibile per i trattamenti; per questo motivo è sempre consigliabile consultare un medico estetico qualificato che possa valutare il caso specifico e raccomandare il trattamento più adatto alle esigenze individuali oppure, in alcuni casi, una combinazione di entrambi i prodotti per ottenere risultati ottimali sia nell’immediato che a lungo termine.

acido-polilattico-prima-dopo
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Che zone del viso si possono trattare con l’acido polilattico

Chi ha una faccia scavata avrà ottimi risultati, in particolare le guance vengono tirate su, ma anche gli zigomi, si distendono le rughe intorno alla bocca e quelle profonde e di espressione. In generale tutto il viso ne gioverà proprio perchè si inspessisce la pelle. Non viene trattata una sola ruga, ma si distende l’intero viso. Anche il collo può essere “lavorato” con l’acido polilattico.

iniezioni di acido polilattico

il paziente viene fatto sdraiare su un lettino; per prima cosa il medico sterilizza bene la pelle, quindi passa alla preparazione del prodotto, il nome commerciale del più utilizzato è Sculptra.

Diversamente da come accade per gli altri filler l’acido polilattico è un liofilizzato, cioè è una polvere micronizzata alla quale lo specialista aggiunge acqua sterile per iniezioni. In base alla quantità di acqua aggiunta si otterrà una soluzione più o meno concentrata indicata per trattare aree diverse anche in base ai tipo di obiettivo che si vuole raggiungere.

Più l’acido polilattico è concentrato più sarà adatto alla correzione dei volumi del volto mentre dosi più blande agiscono come rivitalizzanti generali. A questo punto il medico con un ago sottile pratica tante microiniezioni negli strati profondi della cute (si può avvertire dolore o bruciore, ma sopportabilissimo, tanto che il trattamento non richiede alcun tipo di anestesia), in tutta la zona da trattare.

Infine massaggia il viso per alcuni minuti in modo da distribuire il prodotto in modo uniforme per evitare la formazione di granulomi, che possono in ogni caso formarsi successivamente (opzione remota, ma rientra nella casistica).

Le microparticelle di acido polilattico, infiltrate nello strato subdermico stimolano il tessuto circostante a produrre fibre di collagene di tipo 1. Questa lenta e progressiva produzione di collagene aumenta il volume nelle aree svuotate.

Sebbene le iniezioni di acido polilattico permettono di ottenere un miglioramento immediato, nei giorni successivi al trattamento l’acqua inoculata è riassorbita dall’ organismo. Il viso quindi tende a riprendere l’aspetto che aveva prima del trattamento. Questo non significa che la molecola si sia volatilizzata, anzi, i risultati divengono visibili dopo circa 6 settimane e mediamente durano 12-15 mesi, record di durata tra i filler temporanei. Trascorso questo periodo sarà opportuno rivolgersi di nuovo al medico per un ritocco, che di solito richiede meno prodotto e meno rispetto al primo ciclo di trattamenti.

 

Precauzioni acido polilattico

è utile applicare sulla zona (almeno per 15 minuti) un impacco ghiacciato, sia prima di sottoporsi al trattamento sia dopo, il freddo, infatti, ha una doppia azione: anestetica e disinfiammante.

Le persone con la pelle molto delicata o per quelle particolarmente sensibili al dolore è consigliabile anche l’uso di granuli omeopatici a base di arnica 3 o 4 giorni prima e dopo il trattamento. Una volta a casa è importante massaggiare le zone trattate con una crema lenitiva e drenante. Sono sufficienti pochi minuti un paio di volte al giorno per una settimana. Se nei giorni successivi al trattamento dovesse comparire un’infiammazione o se si avvertono noduli sottocutanei è importante informare immediatamente il medico.

 

 

Quante sedute di filler bisogna fare?

Per ottenere un buon risultato in genere bastano 2 o 3 sedute; nei casi più importanti ne occorrono almeno 5 o 6. Tutto dipende dal problema, dall’età e dalle condizioni del derma della persona.

Infine, l’ iniezione di Sculptra necessita un massaggio facciale entro 5 giorni dal trattamento (5 volte al giorno alla velocità di 5 minuti ogni volta). Questa raccomandazione deve essere seguita scrupolosamente per favorire una buona distribuzione dell’acido e una produzione uniforme di collagene .

Effetti collaterali

i più comuni sono quelli legati alle iniezioni, cioè sanguinamento, dolore, arrossamento, gonfiore o piccoli ematomi, che durano da due giorni a una settimana. L’eventuale formazione di piccoli granulomi sottocutanei, percepibili solo al tatto, nella zona trattata possono regredire spontaneamente, altrimenti si può intervenire con il laser.

Se il medico ha difficoltà a determinare la profondità dell’iniezione e la quantità di prodotto da somministrare, compaiono numerosi effetti collaterali .

Qui sono elencati i principali rischi di questa chirurgia estetica e i principali svantaggi legati all’iniezione :

  • dolore significativo durante l’operazione
  • comparsa di lividi e arrossamenti  ;
  • formazione di granuloma  ;
  • perdita di sensibilità della pelle;
  • possibile necrosi dell’area iniettata;
  • allergia al prodotto.

Dopo quanto si vedono i risultati

Il risultato anti-invecchiamento non è immediato; appare solo dopo circa 2-3 mesi. Per la massima correzione, consiglia una serie di iniezioni distanziate da 3 a 8 settimane l’una dall’altra

Quanto durano gli effetti dell’ acido polilattico

I filler diversi dall’acido ialuronico sono un gruppo molto diversificato composto da idrossiapatite di calcio, collagene, acido polilattico, polidiossanone, policaptrolattone, carbossimetilcellulosa, ecc. La loro durata varia tra 8 e 18 mesi, a seconda del prodotto .

È anche vero che a seconda del sito in cui vengono iniettati, la durata del prodotto può essere maggiore o minore.

In generale, i prodotti iniettati in profondità, al di sotto del grasso, tendono ad essere più reticolati e quindi più durevoli, mentre i prodotti che vengono utilizzati più in superficie per riempire le rughe sottili e il profilo delle labbra tendono ad essere meno reticolati e quindi la durabilità è minore.

Esistono anche variazioni individuali; ci sono pazienti che spesso dicono che i filler non durano a lungo per loro. Questo è vero perché in alcune persone il grado di riassorbimento del prodotto può essere intenso a causa di un maggiore metabolizzazione della sua molecola, ma molto frequentemente è dovuto ad una cattiva tecnica di iniezione.

Ad esempio, l’utilizzo di un prodotto poco reticolato in profondità non consentirà a quel prodotto di generare quasi alcun effetto sulla pelle e il paziente lamenterà che è stato riassorbito molto rapidamente.

 

Acido polilattico tossicità

Apparso in Francia all’inizio degli anni 2000 l’ acido polilattico è stato usato per la prima volta nell’ambito della chirurgia riparativa per il trattamento delle lipoatrofie facciali nei pazienti con HIV.

Nel 2004, questo stesso acido polilattico è stato riconosciuto per il suo potere volumizzante e la sua capacità di riempimento . Lo stesso anno ha ricevuto l’approvazione dalla Food and Drug Administration ( FDA ) degli Stati Uniti. Nel 2009, l’ acido polilattico è stato commercializzato con il nome di Sculptra .

Se Sculptra è un polimero sintetico della famiglia degli alfa-idrossiacidi utilizzato da oltre 20 anni per la fabbricazione di suture chirurgiche , il suo uso come iniezione antirughe è più recente e ha visto negli ultimi anni un successo crescente, senza alcun obiettivo medico o terapeutico , nonostante i rischi rappresentati da questo tipo di chirurgia estetica .

Mentre molti esperti attestano la sicurezza di Sculptra e dell’acido polilattico , la realtà potrebbe non essere così semplice. E anche se i ferventi difensori di varie iniezioni e il bisturi affermano di avere il senno di poi necessario di 15 anni per giudicare la compatibilità di questo prodotto con la pelle del viso, rimangono molte aree grigie .

Quanto costa una seduta di acido polilattico?

I costi di una seduta di acido polilattico (noto anche come Sculptra) possono variare significativamente in base a diversi fattori, tra cui la zona del corpo in cui viene somministrato, la quantità di prodotto utilizzata, la posizione geografica del provider, l’esperienza del medico o dell’estetista e la struttura medica o clinica scelta.

In generale, il costo di una singola seduta di Sculptra può variare da 200 a 400 euro. Le sedute di Sculptra sono spesso programmate in serie, e il numero di sedute necessarie varierà a seconda degli obiettivi dell’utente e della risposta individuale al trattamento.

 

 

 

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