Di staminali se ne sente parlare tutti i giorni, sono quelle cellule primitive, capaci di autoriprodursi e di riparare così i tessuti. I campi di applicazione sono svariati ed i test in continua evoluzione, quello che a noi oggi interessa trattare sono le cellule staminali utilizzate per il lifting del viso o comunque per la chirurgia estetica in generale.

La tecnologia per fare tutto ciò si chiama PureGraft, è il nome commerciale brevettato dalla Cytori, azienda di San Diego specializzata nella medicina rigenerativa. I californiani già utilizzano una tecnica simile per aumentare il volume del seno tramite trapianto autologo del proprio grasso, il lipofilling, che viene prelevato sulla stessa paziente.
PureGraft funziona allo stesso modo. Alla o al paziente che intende effettuare un lifiting del viso viene prelevata una parte di adipe in eccesso tramite liposuzione, il grasso viene poi ripulito da sangue ed altre impurità e lavorato con le cellule staminali. Nel giro di 15 minuti è pronto per essere iniettato su quelle parti che devono essere riempite o tirate su.

Il trapianto autologo di grasso qindi è utile per effettuare un lifting del viso. Come avete capito non ci sarà bisogno del bisturi del chirurgo che non dovrà fare nessuna incisione, ma soltanto effettuare delle iniezioni che faranno penetrare l’adipe da trapiantare nel viso.
A differenza del lifting tradizionale, che cerca di “stirare” le rughe tirando la pelle, il PureGraft mira soprattutto alla produzione e alla stimolazione di collagene della pelle, al rinnovamento naturale dei tessuti e quindi al volume. Ideale dunque per guance cadenti, svuotate, per dare tono e luminosità ad un viso scavato ed affaticato.
La tecnologia della Cytori ha avuto il via libera in Usa dalla Fda (federal drug administration) ed entro la fine dell’ anno l’azienda spera di ottenere ok anche dalle autorità sanitarie europee, Italia compresa, per il suo utilizzo.

I test nel nostro paese sono condotti all’unversità degli studi di Firenze come specificato nel sito della Cytori.

Un pensiero su “Lifting viso con le cellule staminali, il futuro della chirurgia con PureGraft”

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